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Espansore rapido del mascellare che si caratterizza per la presenza della resina sul palato. Tale modifica rende il dispositivo più versatile in quanto è possibile trasformarlo, dopo la diastasi, in un apparecchio di contenzione rimovibile.
Questo attivatore è un dispositivo ideato per coadiuvare la lunga e difficile terapia di pazienti piccoli affetti da paralisi celebrale con compromissione dei distretti orale, facciale e faringeo. Il suo fine terapeutico, che si esplica attraverso la sua estrema mobilità, è facilitare le funzioni più semplici dell’apparato
Strumento utilizzato per eseguire lo stripping.
Apparecchio ortopedico funzionale nato da una modifica del sistema di Bass e ideato dal professor Hasun. La placca di Hansa è costituita da due placche:
Dispositivo funzionale nato da una modifica dell’Andresen, da cui si distingue per l’apertura anteriore e per il diverso disegno dell’arco vestibolare.
Coideatore dell’attivatore di Andresen.
Essenzialmente, tale placca è costituita da due ganci di Adams realizzati sui primi molari ed un arco vestibolare semplice. Quest’ultimo, invece di essere inserito nell’acrilico, può essere brasato ai ponti degli Adams. La resina palatalmente si estende fino agli ultimi molari.
Si tratta di una placca superiore con ganci molari, arco vestibolare con passanti distali ai canini e piano di svincolo anteriore interessante gli incisivi ed i canini inferiori.
Particolare vite che permette sia la vestibolarizzazione che la contrazione di singoli denti.
Arco linguale con un omega centrale realizzato in oro con capsule prestampate.
Apparecchio fisso utilizzato per la correzione delle malocclusioni di II e III Classe. Esso è costituito essenzialmente da due “perni” reperibili in commercio, posti l’uno a destra e l’altro a sinistra delle due arcate e fissati alle bande ed all’apparecchiatura multi – attacchi, tramite accessori specifici. All’interno delle due “cannule” vi sono dei perni che lavorando a mo’ di stantuffo producono, durante l’apertura e la chiusura della bocca, gli effetti terapeutici ricercati. E’ opportuno precisare che se per le II Classi tali perni sono posizionati anteriormente al mascellare (a livello canino) e posteriormente alla mandibola (sui molari), per le III Classi dentali essi verranno posizionati esattamente al contrario.
Dispositivo funzionale utilizzato in presenza di discrepanze scheletriche di Classe II. Essenzialmente si tratta di un monoblocco interessante entrambe le arcate (tipo Andresen) composto da:
Sistema extra - orale completo di mentoniera e propulsore per il mascellare, utile per la correzione delle III Classi scheletriche.
Utilizzato per il controllo della dimensione verticale in soggetti iper – divergenti, tale sistema extra - orale è costituito essenzialmente da un appoggio pericranico collegato all’apparecchiatura fissa applicata all’arcata superiore.
Asse cerniera.
Metodica messa a punto dal dottor Hiro, riguardante il bandaggio linguale indiretto.
Strumento utilizzato per realizzare archi palatali.
Apparecchio utilizzato in pazienti affetti da palatoschisi per “sigillare” la fessura in attesa dell’intervento chirurgico. La sua conformazione, molto simile a quella della base di una protesi mobile totale, si caratterizza per la presenza di uno strato esterno duro (realizzato in resina acrilica) che ricopre quello interno morbido preposto alla chiusura della palatoschisi.
Si tratta di uno schermo vestibolare utilizzato sia in terapia miofunzionale che per lingualizzare gli incisivi superiori.
Strumento utilizzato per modellare le bande.
John Hunter fu tra i primi a dimostrare con un esperimento che è la mandibola a muoversi e non il resto del cranio.