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1. F. K. O.

Acronimo di Funktionsckieferorthopadie che significa ortopedia funzionale dei mascellari.

2. F. O. M.

(Funcional Orthodontic Modulator) Sistema funzionale modulare ideato dall’odontotecnico Roberto Paludetti. Elementi peculiari di questo dispositivo sono l’esiguo ingombro e l’estrema versatilità applicativa che si traducono in vantaggi per il paziente e per lo specialista.

3. F. P. O. S.

(Flat Plane Occlusal Spilnt). Dispositivo superiore con rialzi totali applicato in pazienti affetti da disordini cranio -mandibolari.

4. F.G.

Dispositivo funzionale indicato per la correzione delle III Classi. La PFG, ideata dall’odontotecnico Bartolucci, nasce da una modifica della placca Cervera funzionale ed è costituita da:

5. FACCIA

Porzione della testa che va dalla radice del naso alla zona inferiore del mento.

6. FACCIA Corta

Termine impiegato per identificare soggetti che presentano una riduzione verticale del segmento facciale inferiore.

7. FACCIA Lunga

Paziente con faccia lunga e stretta associata il più delle volte ad un morso aperto scheletrico.

8. (Arco) FACCIALE

Strumento utilizzato sia per rilevare sul paziente i rapporti tra asse cerniera, denti e misura intra - condilare, che per trasferire tali dati sull’articolatore individuale.

9. (Profilo) FACCIALE

Per profilo facciale s’intende il bordo anteriore della testa. I punti di repere presi in considerazione sono il mento, la fronte ed il filtro del labbro superiore.

10. (Placca superiore con vite di espansione) FAN Pnas

Fulcro di questo dispositivo è la vite di espansione Fan-Pnas la cui particolare conformazione consente l’espansione asimmetrica dell’arcata dentale superiore.

11. (Placca superiore con vite di espansione) FAN Spring

Si tratta di un apparecchio molto usato in passato, dotato di una particolare vite utile per l'espansione trasversale asimmetrica dell’arcata dentale superiore.

12. (Il regolatore di funzione linguale) FANTILLI

Il regolatore di Fantilli è un regolatore linguale realizzato sull’arcata inferiore. Esso è costituito da un placca in resina nella quale sono inseriti due “cordoni” metallici rivestiti da guaine di plastica. I “cordoni”, più propriamente detti modulatori, sono in grado di essere orientati in funzione del movimento richiesto alla lingua. Oltre a fungere da binari, i due modulatori sono degli ottimi stimolatori, in quanto sono in grado di tonificare la muscolatura linguale nel suo complesso.

13. (Gancio a) FARFALLA

Mezzo ritentivo a braccio singolo impiegato come gancio complementare. Si realizza con un filo in acciaio avente un diametro di 0,7 mm. e la sua azione è garantita dalla “farfalla” modellata al di sotto della massima curvatura orizzontale dei denti pilastro.

14. (Placca di) FARRAR

Apparecchio superiore rimovibile con rialzi occlusali totali e leggero piano di scivolo anteriore. La placca di Farrar è utilizzata in presenza di blocco articolare (dopo la fase acuta) per riposizionare il condilo nella sua sede.

15. FAUCHARD (Autore storico)

Pierre Fauchard con il suo lavoro “Le chirurgie dentiste” risalente al 1728, si pone come uno dei primi clinici specialisti in ortognatodonzia.

16. FENOTIPO

Tipo di sviluppo influenzato dall’ambiente che circonda il soggetto.

17. FERULA

Particolare apparecchio utilizzato in fase di contenzione. Si caratterizza per l’estensione che interessa solo le corone dentali.

18. (Lingua) FESTONATA

Patologia a carico della lingua che si presenta molto alterata nella forma e caratterizzata da impronte dentarie visibili. La causa risiede molte volte in una dimensione verticale molto bassa associata ad una deglutizione scorretta.

19. FILI Ortodontici

I fili in ambito ortodontico rivestono un ruolo di primaria importanza: grazie ad essi infatti è possibile garantire l’assorbimento ed il rilascio di energia, necessaria per effettuare i movimenti desiderati. Quando si progetta un qualsiasi apparecchio ortodontico è indispensabile ricordare che esso agisce non soltanto in un contesto delicato e complicato, ma anche in un campo d’azione limitato. Ottenere una forza intensa (non indicata) non è mai un problema, al contrario è difficile ottenere una forza leggera e continua (indicata).

20. (Gancio a) FILO

Questo elemento di tenuta è realizzato con un filo in acciaio con un diametro pari a 0,9 - 1 mm. Esso è modellato sulla parete vestibolare del dente con la parte terminale del filo insinuato nel sottosquadro, sì da garantire una certa stabilità alla placca ortodontica.

21. FILO Leggero

Vedere LIGHT - Wire.

22. FIONDA

Trazione extra – orale, avente come punto di appoggio il mento, impiegata per correggere le III Classi scheletriche.

23. (Gancio) FIRENZE Ortodonzia

Gancio utilizzato in abbinamento alle bande e formato da due ganci a palla posizionati l’uno mesiale e l’altro distale al dente, brasati ad un filo situato al di sopra di essi.

24. FIRST – Class

Si tratta di un distalizzatore per molari ideato dall’odontotecnico Parri e dai dottori Luppoli e Fortini.

25. (Protesi) FISIOLOGICA

Tipo di protesi in cui i carichi masticatori vengono trasferiti solo sui denti (Es. Protesi fissa).

26. (Placca) FISSA

Con tale termine si suole indicare le placche ortodontiche in resina (normalmente rimovibili) cementate ai denti. Tale necessità, davvero molto rara e non auspicabile, può presentarsi in dentizione decidua ove, per la particolare morfologia dentale, non è possibile garantire una buona ritenzione al dispositivo.

27. (Protesi) FISSA

Tutti i tipi di protesi fissate con particolari cementi ai denti o a strutture impiantate nell’osso.

28. FISSATORE

Vedere VERTOCCLUSORE.

29. (Apparecchiature ortodontiche) FISSE

I dispositivi meccanici fissi sono apparecchi estremamente versatili e perciò impiegabili per la risoluzione di molteplici problematiche. Essi, inoltre, presentano il vantaggio non trascurabile di garantire al paziente un buon comfort ed al professionista un trattamento che prescinde completamente dalla volontà del primo.

30. FLUIDITA’

Predisposizione del materiale fuso a scorrere.

31. FLUSSI

Vedere FONDENTI. FLUX Vedere FONDENTI

32. FOLLOW UP

Controllo a distanza.

33. FONDENTI

Materiali utilizzati durante la brasatura per rimuovere dalle superfici da brasare gli ossidi derivanti dal riscaldamento. Questi ultimi, una volta sciolti, si depositeranno sulla superficie esterna del saldame e potranno essere rimossi facilmente al termine dell’operazione.

34. FORMATURA della Resina

Fase tecnica finalizzata ad ottenere la “base” del dispositivo ortodontico. Essa prevede:

35. FORMATURA della Resina con la Tecnica per Impasto

Tale metodica prevede l’impasto del liquido (metil - metacrilato) e della polvere (polimetacrilato di metile) in appositi contenitori di vetro - ceramica o siliconici. Dopo aver ben miscelato le due parti (in base alle proporzioni dettate dalla casa costruttrice dell’acrilico), la resina viene colata sul modello di lavoro fino a ricoprire tutti gli elementi presenti (ganci, arco, molle, viti, etc.). Prima di inserire il manufatto così preparato nel polimerizzatore, è consigliabile sia saturarlo con un po’ di polimero che modellarlo con una spatola per ridurre le distorsioni subite dal materiale durante la polimerizzazione.

36. FORMATURA della Resina con la Tecnica Sale e Pepe

Tale metodica prevede l’apposizione della polvere e del liquido direttamente sul modello di lavoro. Dopo aver immerso in acqua e isolato il modello, si procede spargendo su di esso dei leggeri strati di polvere (polimero) alternati a piccole dosi di liquido (monomero), fino a ricoprire tutti gli elementi facenti parte del dispositivo. Come per le altre metodiche, prima di inserire il modello nel polimerizzatore è opportuno saturare e rifinire l’impasto.

37. FORO Retroincisivo

Il foro retroincisivo si trova a ridosso degli incisivi centrali all’altezza della sutura palatina. E’ senza dubbio un sito molto importante poiché è attraversato sia dai nervi naso-palatini che dai vasi della porzione anteriore del palato.

38. FORZA

Per forza s’intende qualsiasi causa capace di produrre o modificare un movimento.

39. FORZA Singola

Tipo di forza che, applicata ai denti, produce un movimento d’inclinazione.

40. FOVE Palatine

Le fove palatine non hanno una posizione fissa ma variabile da soggetto a soggetto. Esse si localizzano, comunque, tra il palato duro e quello mobile.

41. (Piano di) FRANCOFORTE

E’ uno dei piani cefalometrici più importanti; esso è compreso tra il bordo superiore del porion e il punto sotto orbitario.

42. (Placca vestibolare di) FRANKEL

La Die Bukkalplatte si contraddistingue per il corpo in resina che, infatti, si sviluppa esclusivamente nel vestibolo dell’arcata inferiore. Il professor Frankel ha ideato tale apparecchiatura per agevolare la funzione linguale, tanto compromessa con l’applicazione dei dispositivi rimovibili linguali tradizionali.

43. (Regolatore di funzione di) FRANKEL

Tra i dispositivi funzionali, il regolatore di funzione del prof. Frankel è quello più completo e quindi più indicato in presenza di disordini muscolari, causa di malocclusioni e di assimetrie facciali. L’apparecchio si caratterizza per gli scudi in resina laterali e anteriori, realizzati secondo parametri ben studiati dall’Autore.

44. FREEWAY Space

Spazio libero fisiologico intra - occlusale.

45. FRENULECTOMIA

Operazione chirurgica riguardante la riduzione o l’eliminazione del frenulo.

46. FRENULO Linguale

Esso deve essere salvaguardato dal presidio protesico e per garantire ciò lo specialista deve rilevare un’impronta funzionale che registri i suoi movimenti in tutte le direzioni.

47. (Dispositivi) FUNZIONALI

“La funzione modella la forma”. Questo concetto enunciato da Moss nel 1968 in relazione alla matrice funzionale, racchiude tutta la filosofia terapeutica degli apparecchi funzionali. L’azione di tali dispositivi, infatti, è mirata a contrastare, sfruttare e rieducare la muscolatura oro - facciale e non, come avviene per gli apparecchi meccanici, agendo direttamente sui denti. Dall’inizio del secolo (a quegli anni risalgono i monoblocchi di Robin, Andresen e Haupl, precursori dei presidi funzionali) ad oggi, la loro “evoluzione” è stata costante e progressiva tanto da porli in una posizione di primo piano nel panorama ortodontico mondiale. I clinici che più di altri hanno contribuito a tale successo sono stati il professor Frankel con il regolatore di funzione e il dottor Balters con il Bionator. Entrambi sono divenuti ben presto dei punti di riferimento, influenzando e stimolando successivamente altri autorevoli Autori a mettere a punto apparecchiature più sofisticate e talvolta più efficaci.

48. FUSIBILITA’

Predisposizione di un materiale a passare dallo stato solido a quello liquido tramite apporto, maggiore o minore, di calore.

Per qualsiasi esigenza o curiosità puoi contattarmi tramite questo modulo oppure puoi mandarmi una mail a: dr@izzomichele.it