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(Attivatore Distalizzante Asimmetrico) Apparecchio rimovibile superiore ad azione meccanica utilizzato per la distalizzazione mono - laterale degli elementi latero - posteriori.
Dispositivo in filo completo di elici posteriori, utili per intrudere i settori dentali anteriori superiori ed inferiori.
(Attivatore Leggero Semi – Rigido) Dispositivo ad azione miofunzionale, tipo Bionator, caratterizzato sia dalla presenza di resina morbida sulle superfici occlusali sia dalla separazione mediana del corpo in resina. L’attivatore semirigido è composto da:
Acronimo di American Journal of Orthodontics and Dentofacial Orthopedic
Apparecchi “mobilizzatori” che esplicano la propria azione mediante opportuni pesi.
Porzione della protesi molto aderente alla corona del dente, posizionata al di sopra delle zone di sottosquadro. La sua funzione è quella di evitare che la protesi si “muova” lateralmente.
Con tale termine si distinguono quegli atteggiamenti nocivi alla stabilità dell’occlusione dentale, (Es. suzione del dito) con compromissione dei distretti scheletrici e muscolari.
Lega a base di cromo, nichel e ferro, particolarmente resistente alla corrosione.
Acronimo di placca rimovibile di Cetlin
Si tratta di un apparecchio rimovibile superiore nato da una modifica della famosa placca di Cetlin.
Apparecchio preformato rimovibile applicato in soggetti disfunzionali con problemi all’A.T.M.
Gancio presentato da P. Adams nel 1950 durante una conferenza a Liverpool.
Elemento di tenuta caratterizzato dalla presenza di due ganci di Adams solidarizzati da una brasatura. Questo gancio è impiegato per sfruttare al meglio le superfici ritentive dei diatorici, garantendo così un’ottima stabilizzazione al presidio mobile.
L’aggiunta dell’uncino vestibolarmente al gancio di Adams consente al clinico di applicare di elastici utili per coadiuvare l’azione del presidio rimovibile.
Questo gancio, così come si evince dal nome, si differenzia dal tradizionale per l’assenza di uno sperone. Esso è utilizzato quando si è costretti a realizzare il gancio su un dente poco erotto da un lato, sia esso mesiale o distale ( Es. ultimo molare inferiore ). In questi casi, infatti, la presenza della gengiva provoca uno scalzamento del gancio con relativa perdita di stabilità del dispositivo ortodontico.
Nasce da una modifica del Distal jet e si caratterizza principalmente per il differente ancoraggio. Nell’Advacement Jet, infatti, la controspinta è indirizzata sulla superficie linguale dei denti anteriori. Tale azione permette una vestibolarizzazione di questi ultimi accompagnata dalla distalizzazione, più contenuta, dei molari.
Perdita dell’uso del linguaggio.
Disallineamento dentale dovuto, il più delle volte, al rapporto incongruo dei denti con le ossa basali delle due arcate.
Tipo di protesi in cui i carichi masticatori vengono trasferiti solo sulla cresta edentula ( Es. protesi mobile totale ).
Anomalia congenita rappresentata dalla mancanza di alcuni elementi dentari.
Si tratta di un elemento di tenuta singolare in quanto la sua funzione ritentiva è garantita solo dalla resina presente nelle zone buccale e vestibolare dei diatorici.
Apparecchio per trazione extra - orale completo di rialzo anteriore, schermi vestibolari e piano inclinato.
Materiale per impronta più utilizzato in ambito ortodontico.
Strumento utilizzato per ricercare sul dente la corretta posizione degli attacchi.
Sono le cellule che formano lo smalto.
Vedere MASTICAZIONE
La peculiarità di tale gancio è “l’invisibilità”. Esso è costruito, infatti, sulla parete buccale del dente, appena al di sotto del
Espansore rapido solidarizzato e cementato tramite rialzi laterali in acrilico.
L’analisi dei denti per la ricerca dei sottosquadri, indispensabili per la realizzazione dei ganci, è un operazione necessaria e al contempo interessante. Tutti i denti, malgrado siano tra loro anatomicamente molto diversi, sono caratterizzati dalle stesse superfici ritentive:
Rappresenta l’insieme delle indagini necessarie per impostare correttamente il trattamento terapeutico.
E’ l’insieme degli esami funzionali riguardanti l’occlusione.
Difficoltà nell’articolare le parole dandone un senso compiuto.
Questo arco, per la sua particolare conformazione, è applicato alle placche di contenzione. Esso permette, infatti, un buon controllo vestibolare dei denti e allorquando ce ne fosse bisogno, grazie all’ansa rovesciata, anche la linguo - inclinazione dei canini.
Coesione patologica tra elemento dentario ed alveolo provocante la mancata eruzione del dente.
Sinonimo di gancio di ritenzione.
Antesignano dei dispositivi ortopedici funzionali.
Il Dr. Andrews, americano, ha il merito di aver approfondito dettagliatamente la normo - occlusione secondo il Dr.
Termine riferito a materiale non elastico.
Uno dei primi clinici ad utilizzare un diastasatore della sutura palatina.
Patologia congenita caratterizzata dall’assenza di tutti gli elementi dentari.
Per ansa s’intende qualsiasi piega curvilinea che viene realizzata sul filo per conferirne più elasticità.
Apparecchio fisso superiore ideato per contrastare l’abitudine viziata del succhiamento.
Tutti questi apparecchi, seppur diversi strutturalmente, sono identici nella funzione: impediscono meccanicamente la suzione del dito o di elementi esterni.
Materiale che, grazie alle sue caratteristiche anti fondenti, evita l’adesione del saldame nelle zone non interessate dalla brasatura.
Si tratta di un accessorio elastico che, utilizzato per l’apertura di spazi, favorisce l’estrusione dei denti non erotti.
Disturbo frequente nei russatori caratterizzato da frequenti arresti della respirazione.
Sinonimo di apparecchio ortodontico.
Accessori che, inseriti o saldati all’apparecchiatura fissa, consentono l’applicazione di trazioni intra o extra-orali.
Dispositivo funzionale applicato per la correzione di discrepanze sagittali, trasversali e verticali di I e II Classe. L’attivatore T è costituito da due apparecchi che abbracciano vestibolarmente e lingualmente le due arcate. I due splint sono uniti tramite due anse ad “U” realizzate posteriormente. A questa configurazione base è possibile aggiungere accessori (come ad esempio i tubi per l’arco extra - orale, le molle per il torque anteriore degli incisivi e la vite di espansione trasversale) coadiuvanti l’azione del dispositivo.
Indicati per dispositivi applicati all’arcata mandibolare allo scopo di evitare l’affossamento, gli appoggi occlusali si rivelano degli ottimi supporti anche per le placche superiori. Per la loro costruzione si usa un filo con diametro di 0,9 - 1 mm. modellato in modo che non interferiscano con l’antagonista. La parte terminale dell’appoggio, che sarà inserita nell’acrilico, deve discostare dalla gengiva per non ostacolare l’inserimento dell’apparecchio.
Tipo di protesi nel quale il carico masticatorio è supportato dai denti e, quindi, dal parodonto.
Tipo di protesi ove il carico masticatorio è sopportato dalla gengiva, dal palato o dalla superficie linguale.
Tipo di protesi in cui il carico masticatorio è trasmesso sia ai denti che alla gengiva.
Tecnica utilizzata per realizzare modelli di colore metallico, grazie alla quale è possibile evidenziare anche i più piccoli dettagli anatomici.
Apparecchi fissi superiori realizzati con fili a memoria nichel – titanio.
Apparecchio inferiore con rialzi laterali masticanti realizzati con materiale elastico.
Accessorio elastico dell’apparecchiatura multi - brackets utile per effettuare il torque.
Sistema indicato per la costruzione del posizionatore. Esso si avvale di un particolare fissatore per i modelli che rende possibile una lavorazione precisa e veloce.
Riproduttore meccanico dell’occlusione, usato per il montaggio dei modelli a fini diagnostici o esecutivi. Esso consente movimenti in tutte le direzioni, molto simili a quelli reali.
Riproduttore meccanico dell’occlusione usato per il montaggio dei modelli a fini diagnostici o esecutivi. Esso permette movimenti approssimativi di lateralità e di protrusione.
Vedere (Arrampicalingua di ) SALAGNAC.
Patologia che si manifesta con la diminuzione della secrezione salivare.
Arco saldato inferiore di protrusiva.
Arco saldato superiore di protrusiva.
Nei movimenti di apertura e chiusura della mandibola, l’asse cerniera rappresenta l’asse trasversale che passa per i condili quando questi ultimi si trovano nella posizione più retrusa.
Vedere (Attacco 3D di) WILSON ATTACCO Ortodontico Essi sono fissati sulle superfici vestibolari o
Dispositivo utilizzato in ortodonzia funzionale. Di natura passiva, l’azione degli attivatori si esplica attraverso la muscolatura del paziente.
Apparecchio rimovibile prefabbricato completo di piano inclinato anteriore e schermo vestibolare.
Arco utilizzato in abbinamento ai brackets per l’allineamento del gruppo frontale.
Ideato dal dr. Korn, rappresenta la sintesi di una ricerca clinica durata diversi anni. I suoi vantaggi sono riassumibili nella semplicità di applicazione (strutturalmente è simile ad un lip - bumper che, applicato al mascellare superiore, agisce sulla struttura muscolo - scheletrica della mandibola), nella estrema versatilità e nel minimo ingombro, favorendo così la fattiva collaborazione del paziente.
Questo sistema elastico è parte integrante di un arco saldato separato e unito, appunto, dalle spire della molla. Secondo l’autore tale dispositivo fisso è utile per l’espansione, in senso trasversale, dell’arcata inferiore.